Vai al contenuto

Vecchio Carnevale Blogghereccio: dicembre 2021, “rosa”

Vecchio Carnevale Blogghereccio

Ecco eccoci arrivati all’edizione decembrina del Vecchio Carnevale Blogghereccio, del quale mi ritrovo a essere ospite, a soli pochi giorni dalla mia partecipazione all’edizione di novembre.

Per chi non lo sapesse, il Vecchio Carnevale Blogghereccio è una specie di carrozzone festante creativo: un evento nel quale i membri della comunità di giocatori di ruolo italiani o nuove persone che si vogliono cimentare, possono scrivere contenuti, più o meno grandi e complessi, dedicati ai loro giochi preferiti o a qualunque altra cosa desiderino.

Qui potete leggere il bando originale del Vecchio Carnevale Blogghereccio, con tutte le spiegazioni.

Per il mese di dicembre ho pensato a questo tema:

rosa

Mi direte: «Che razza di tema è mai questo?»

Eppure, secondo me, di cose da dire sul rosa ce ne sono parecchie.

Il color rosa

Tanto per iniziare, il rosa (scansione in sillabe: rò|sa; pronuncia IPA: /'rɔːza/) è banalmente un colore. Ma, mi raccomando, questo è un sostantivo di genere maschile. Lo impariamo fin dalle scuole dell’infanzia. E, oltre a questo, il rosa è purtroppo associato al genere femminile, a causa delle stereotipizzazioni di genere delle quali ancora siamo vittime. Però, forse, proprio per questo, come comunità, dovremmo fare uno sforzo creativo per declinare il rosa in tutta la sua bellezza e potenzialità. Per esempio, voi come lo fareste?

Il fiore rosa

E, ovviamente, poi c’è uno dei fiori più iconici: la rosa (scansione in sillabe: rò|sa; pronuncia IPA: /'rɔːza/; insomma, idem con patate rispetto a sopra). Però, fate attenzione: questo è un sostantivo di genere femminile, a differenza del colore. Immagino che la rosa si chiami così perché si trova facilmente di colore rosa, anche se sappiamo che quelle che regaliamo ai nostri amati sono spesso rosse. Ma qui ci interessa la rosa in sé, indipendentemente dal colore. La rosa è un fiore affascinante, simbolico, dinamico, di varie forme, qualità, colori. A volte, la rosa è stata iconica nel fantasy: penso all’Ordine della Rosa, il più sublime dei tre ordini dei Cavalieri di Solamnia di Dragonlance. E la rosa, sempre lì, è stata anche l’emblema di uno dei cattivi più patetici, ma forse comunque affascinante: Lord Loren Soth, il Cavaliere della Rosa Nera. Vediamo se vi viene in mente qualcos’altro sul quale lavorare.

Il participio passato rosa

Voce del verbo “rodere”, modo participio, tempo passato: rosa (scansione in sillabe: ró|sa; pronuncia IPA: /ˈró.sa/). I participi, si sà, sono verbi strani: un po’ verbi, un po’ nomi, un po’ aggettivi. E, come tutti i nomi e gli aggettivi, si flettono per genere e numero. E quindi rosa (femminile singolare): una cosa logorata, consumata, magari dai denti di un roditore (anche lui derivante dal latino rodĕre) o chissà. Si sa che, nella vita nel dungeon sia molto facile finire con l’armatura, la spada o financo l’anima rosa. Chissà che nella triplice natura di questa parola, che annuncia una consuzione imminente, voi non troviate la forza per creare qualcosa che duri, almeno per il tempo di un’altra partita.

Ed eccoci qui, alla fine di questa parata di esempi e spunti che mi sono venuti in mente.

Se volete partecipare, pubblicate il vostro contributo sul vostro blog entro il 31 dicembre 2021, e commentate qui sotto mettendo il link all’articolo del vostro blog e il vostro nome o nickname. Alla fine di questo mese carnevalesco, metterò tutto in bella qui sotto.

Buona ideazione e scrittura! 💭📃🖋


Partecipanti

OSR Pizza

7 commenti su “Vecchio Carnevale Blogghereccio: dicembre 2021, “rosa””

  1. Pingback: Cavaliere della Rosa Nera – Geecko on the Wall

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *