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Acquisizione

Acquisizione

Uno spunto di scena per Vampiri: La Masquerade.

Di Giulia Cursi.

Tarocco dominante: La Torre (XVI).

La Chimera Corp. è un’opera d’arte nel panorama delle aziende moderne. Ricerca, produzione, progettazione; nel corso dei decenni, si è ampliata acquisendo nuove firme e brevetti. Tutto andava bene, tutto era sempre andato bene e, come tutti quelli come noi, pensavamo che non ci potesse essere crisi insuperabile. Poi, il mio sire è sparito nel nulla e io, ora, mi ritrovo impreparato a gestire un’impresa titanica. Non basteranno uno scettro e una spada per farlo.

Stanotte devo incontrare un competitor che ha una proposta e devo essere io a prendere in mano la situazione, perché non si tratta di un mortale. La porta del mio ufficio si apre e mi alzo dalla poltrona per accogliere l’ospite Una donna entra: il rumore dei suoi tacchi, un completo bianco talmente candido da spiccare come un faro nella stanza poco illuminata. Mi avvicino e mi irrigidisco quando la riconosco: sotto il suo sorriso c’è una spilla raffigurante una “A” rovesciata. Allunga una mano verso di me, ma non la stringo.

«Cambia il campo di battaglia, ma non i soldati che combattono. Devo constatare che sei sempre un dannato stronzo orgoglioso».

«Cosa vuoi, stavolta?» La mia rabbia è palpabile. Lei si sposta oltre me e si siede su uno dei divani. Faccio cenno al mio segretario e agli altri di andarsene; non è una discussione che merita un pubblico.

«Sono qui per farti una proposta».

«Non vedo perché tu debba sprecare il mio tempo in questo modo. Specialmente ora che non siamo più dalla stessa parte».

Tira fuori dei documenti. «Il 52% della Chimera Corp. è mio e, visto che ora sei un mio dipendente, perché non ti siedi e iniziamo a parlare seriamente di affari?» Sorride. In poche parole ha fatto a pezzi il mio mondo. Quando è successo? Come ha fatto?

Mi siedo di fronte a lei. Non riesco a non fissarla: sento la Fame che preme per avere il suo sangue, ma non le darò la soddisfazione di farmi perdere il controllo.

Sorride.

«Hai la mia attenzione».

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