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Muori, Nirûth, Muori! in breve

The Dying Dragon © 2011-2017 Kilian Schuetz
Cercherò di spiegare in breve di cosa parli Muori, Nirûth, Muori!
È un gioco che permette di giocare a costruire un pannello istoriato; qualcosa di simile a una pietra runica o ai pannelli di legno che decoravano le grandi sale norrene, oppure ancora alle scene della vita di Cristo o dei santi che si trovano nelle chiese.
Lo fa con un espediente narrativo, che è quello secondo il quale le ossa del drago siano in grado di raccontarne la storia. Ha anche un protagonista epico, che è il drago, ma la storia non riverbera solo del suo protagonismo: piuttosto lo usa come una specie di telecamera o di filo conduttore. In realtà riguarda lui, la terra e i suoi abitanti.
Siccome vuole essere una narrazione epica e tragica al tempo stesso, ho scelto di usare dei temi oscuri – i nostri vizi capitali, insomma – che la mitologia del gioco sostiene alberghino nel cuore del drago, ma che in realtà albergano nel cuore di tutti, e additare il drago come capro espiatorio è solo una scusa.
Mi è stato proposto di inserire anche dei temi positivi da contrapporre a quelli negativi, ma per ora sono abbastanza contrario, perché comunque la storia emergente in Muori, Nirûth, Muori! è una tragedia che si chiude con la morte del drago.

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