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Vendetta: Cosa bolle in pentola?

Nella famosa fiaba di Pollicino di Charles Perrault, il protagonista eponimo disseminava la via di briciole di pane. A quanto pare, anch’io ho disseminato briciole tra blog e social network. Il pezzo di pane che tengo tra le mani, lo avrete capito ormai, è Vendetta.
Sono stato così disattento con queste briciole che ormai più di una persona mi ha chiesto di spiegare un po’ meglio che cosa mi stia frullando per la testa. Ed eccomi qui.
Vendicatore (di William O’Connor) © 2009 Wizards of the Coast

Di cosa si tratta?

Per farla breve, Vendetta è un vecchissimo progetto di gioco di ruolo risalente al 2009. Pensate che cominciai a svilupparlo su Google Wave (!) in un gruppo di lavoro al quale, al tempo, avevano accesso solo gli amici +Francesco D'Arcadia e +Stefano Robert Rebessi (che sicuramente manco si ricorderanno del progetto).
L’ambientazione di Vendetta è un fantasy che, all’epoca, definii sword and sorcery, ma va detto che allora non avevo ben chiaro che cosa fosse il genere sword and sorcery. Probabilmente, col senno di oggi, sarebbe più corretto dire che si tratta di un fantasy eroico con elementi sword and sorcery e dark fantasy, ma non vi nascondo che le questioni di definizioni mi annoiano tremendamente.
© Daniel Alekow

Com’è l’ambientazione?

Il gioco propone una mitologia fantasy ad hoc. Vendetta è ambientato nello stesso multiverso di Wolfenblot, ma su un mondo diverso. Nel mondo di Vendetta esistevano solo tre dèi: il Sole, la Terra e la Luna. Il Sole e la Luna erano sposati, ma il Sole tradì la sua consorte divina con la Terra, dando origine al creato: al mondo come lo conosciamo, alle stagioni, alle piante, agli animali e ai popoli liberi.
La Luna si ritirò per un tempo inenarrabile nel suo risentimento, covando segretamente la sua vendetta. Sulla terra, nel frattempo, si svilupparono grandi civiltà, che confluirono alfine in un unico impero multirazziale e multiculturale. Tutti veneravano il Sole e la Terra, mentre in pochissimi osavano rivolgersi all’oscura Luna, che non aveva alcuna intenzione di ascoltare le loro preghiere, almeno all’apparenza.
Poi avvenne l’impensabile: un esercito di Diecimila Demoni fece il suo ingresso nel mondo e ne devastò l’impero che esisteva da tempo immemore. Il sovrano dei Diecimila Demoni uccise il Sole e la Terra e poi si ritirò in un altro tempo e in un altro luogo, lasciando i suoi Diecimila Demoni a finire il lavoro da lui iniziato.
Gli dèi, la magia e la civiltà erano distrutti; solo la Luna si ergeva, potente e vendicativa, sul creato. Fu allora che la gente prese a rivolgersi direttamente a lei nelle sue preghiere, e i suoi antichi sacerdoti, i Vendicatori appunto, erano gli unici col potere e la forza necessari a opporsi ai Demoni che stavano devastando il mondo. Sebbene la Luna serbasse ancora un grande risentimento, nella sua misericordia decise di rispondere all’appello disperato dei suoi figli adottivi.
Il gioco parla delle vicende di questi Vendicatori e della loro missione di portare conforto ai popoli liberi e di combattere contro i Diecimila Demoni.
Tutto il necessario per giocare a Fate/FateLess

Ma perché proprio FateLess?

In realtà, come spiegavo anche in un post apparso precedentemente su questo blog, l’idea è quella di trasformare Vendetta in un progetto modulare: il primo passo è quello di farne un Setting-in-a-Box per FateLess; il secondo passo sarebbe quello di farne un mondo di avventure per Fate.
Ho scelto di sviluppare Vendetta per FateLess e per Fate perché è un’idea molto vecchia che ho nella mia testa. Mi piacerebbe vederla finita, ma non ho il tempo, e probabilmente neanche le risorse, per sviluppare un sistema indipendente per questa ambientazione. Sia FateLess che Fate possiedono i cosiddetti “tre pilastri:” la competenza, le proattività e la drammaticità dei personaggi protagonisti, che sono esattamente quello che mi occorre che il sistema incentivi per mettere il giusto scheletro sotto la carne di Vendetta.
Ho deciso di cominciare dal Setting-in-a-Box perché il lavoro che serve per sviluppare un’ambientazione per FateLess è sicuramente inferiore a quello che serve per sviluppare un mondo di Fate. Inoltre, le energie che mi richiedono gli altri progetti che sto sviluppando in questo periodo non mi permetterebbero di partire direttamente a sviluppare un mondo di Fate dedicato a Vendetta.
Ranger © 2014-2015 Sheppard56

Cosa devono fare i giocatori in Vendetta?

La struttura di Vendetta prevede un gruppo “scomposto” di protagonisti che girano per il mondo come più li aggrada: da soli, in piccoli gruppi o in unico gruppo, e queste affiliazioni possono cambiare con una certa frequenza e facilità. Tutti i protagonisti fanno parte dello stesso Circolo, un gruppo di Vendicatori legato sotto il favore della Luna. Durante le sessioni di gioco, i Vendicatori viaggeranno di città in città, di villaggio in villaggio, da soli o in gruppo, e si troveranno davanti situazioni spinose davanti alle quali saranno chiamati dalla loro missione e dal loro giuramento personale a prendere delle posizioni che li catapulteranno nel bel mezzo del conflitto e dell’azione. Oltre a questo, ogni Vendicatore persegue anche degli obiettivi personali propri.
Per quanto riguarda questi aspetti, il design di FateLess mi viene particolarmente in contro per diverse ragioni: non esiste un GM fisso e ogni giocatore è responsabile esattamente quanto gli altri, quando si tratta di decidere cosa sta succedendo in fiction e come agirà l’opposizione. Questo significa che è anche possibilissimo giocare con ogni protagonista che porta avanti una sua missione, senza necessariamente essere “in party” con gli altri PG, che è uno degli aspetti che mi interessavano maggiormente. Inoltre, ogni descrizione deve sempre essere fatta dal punto di vista del PG attualmente sotto i riflettori, il che darà l’idea che là fuori stia succedendo qualcosa di davvero imprevedibile (e infatti nessun giocatore sarà depositario della verità, fino a quando questa non emergerà naturalmente durante il gioco). Da ultimo, FateLess ha delle regole speciali per gli obiettivi dei singoli personaggi.
E con questo finisce la mia breve anteprima su Vendetta. Nel frattempo, se volete, potete ammirare la (per ora, spero) piccola bacheca di immagini a tema che ho raccolto su Pinterest. Se avete altre curiosità, commentate pure qua sotto.

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