Vai al contenuto

Perché “solo io gioco di ruolo” mi fa cagare

In questi giorni mi è capitato di imbattermi piú volte in discussioni dalla mentalità ristretta che spesso si assestavano su posizioni di muro contro muro su cosa sia un gioco di ruolo. So che sono temi triti e ritriti, ma voglio aggiungere un mio piccolo contributo che si esaurisce in un micro-discorso.

Mi capita di vedere spesso questo ragionamento, molto diffuso: “Questo è gioco di ruolo, questo non è gioco di ruolo”. Lo fanno diverse persone, le piú disparate, ma soprattutto lo fa chi ha giocato uno o pochissimi giochi di ruolo (e se ne ha giocato tanti o tantissimi, spesso stiamo parlando di giochi che si basano tutti sul sistema zero, ossia un sistema che include la regola d’oro). Questo ragionamento potrebbe essere piú onestamente parafrasato in: “Io faccio questo gioco, che è un gioco di ruolo, mentre tu fai quest’altro gioco, che non è un gioco di ruolo”, che suona piú o meno cosí: “io faccio le cose giuste e tu le fai sbagliate”.

Questo discorso non è accettabile qualora si voglia fare dei ragionamenti seri, logici e costruttivi, e vi dirò perché. Se si prendono le singole persone che fanno questo discorso e si analizza la loro esperienza di gioco (di ruolo), si noteranno due cose:
  1. giocano qualunque gioco di ruolo sempre nello stesso modo (cioè per loro esiste un’unica vera via per giocare di ruolo, la one true way);
  2. ciascun giocatore (o gruppo di giocatori) tende ad relegare il modo di giocare degli altri giocatori (o gruppi di giocatori) ad un modo di giocare “diverso/sbagliato/non è vero gioco di ruolo/guarda loro come giocano male (e come noi invece giochiamo bene)/vieni da noi per vedere cos’è un vero gioco di ruolo”.
Il mio parere? Tutte queste persone stanno parimenti giocando di ruolo solo che, essendo il gioco di ruolo un’attività sociale, ciascuna di queste persone gioca in maniera differente perché gioca in contesti sociali diversi. Nessuno di questi modi di giocare di ruolo è superiore all’altro e, anzi, possono essere coesistenti, anche nella stessa persona, se si accetta che non esiste un vero ed unico modo per giocare di ruolo (one true way).

Ora, chi fa questi discorsi ha due scelte:
  1. o scende dall’Olimpo degli Dèi del “io solo gioco di ruolo bene come dico io in tutto il mondo e gli altri fanno solo attività di serie B”;
  2. oppure va avanti a fare questo ragionamento.
Nel secondo caso gli auguro anche di non cambiare mai città, lavoro, gruppo, amicizie, compagno/a, modo di fare, carattere, gioco di ruolo giocato, ecc. altrimenti la sua one true way cadrà come un castello di carte.

Ma poi non lamentiamoci se da fuori ci vedono come degli sfigati con una passione difficile e di nicchia e, a discapito di come ci piacerebbe porci nei confronti del resto del mondo che non gioca di ruolo, siamo e rimarremo una nicchia di sfigati. Se vogliamo smettere di esserlo per davvero, smettiamo anche di essere una sub-cultura con alcuni meccanismi settari di verità rivelata e pensiamo di giocare con le altre persone anche per arricchirci della loro personale esperienza di gioco di ruolo, e non solo per imporre la nostra come una one true way. Grazie.

0 commenti su “Perché “solo io gioco di ruolo” mi fa cagare”

  1. Spero di star rispondendo nella maniera corretta, ho difficoltà a usare questa piattaforma. Sulla questione di "mi piacciono gli indie/non mi piacciono i tradizionali", io ho esposto il *mio* parere in questi topic:

    http://www.gentechegioca.it/smf/index.php?topic=8594.0
    http://www.gentechegioca.it/smf/index.php?topic=7329.0

    Assieme al mio post precedente quì, credo dia abbastanza argomenti su cosa mi piace dei nuovi giochi e cosa mi crea problemi con la regola 0. Come sempre, se qualcuno vuole approfondimenti, chiedete ^^

  2. Può tranquillamente essere che a molti non interessino nuove declinazioni, assolutamente. Non è che se non giochi ai giochi che piacciono a me sei una brutta persona. E può benissimo essere che per te il “vecchio” non ha limiti e ti sta benissimo, nulla da dire, a parte che sui forum ci si continuava e ci si continua a lamentare – mi ricordo bene – e quindi qualche problema evidentemente c’era (però non è assolutamente detto che debba riguardare tutti i giocatori). E può anche benissimo essere che uno giochi sia all’“indie” che al “vecchio”; di nuovo, non sei una brutta persona. Perlopiù sarebbe corretto parlare di singoli giochi. Giusto a me, in particolare, interessano poco i giochi che hanno la regola d’oro per il semplice fatto che non saprò mai a che gioco sto giocando con quel preciso GM, con quei precisi giocatori, e perché il gioco tradizionale insiste pesantemente sull’accordo tra i suoi membri e basta poco per farlo saltare.

    Poi io non voglio fare propaganda nei confronti delle persone convinte che giocare tradizionale sia bello, assolutamente. Mi basta che non vengano a rompere le scatole; la mia pubblicità è gratuita, disinteressata (perché non ci guadagno niente) e diretta soprattutto ai giocatori nuovi e a quelli che palesano la propria insoddisfazione verso alcuni giochi di ruolo, e io penso che magari potrebbe piacergli questo o quel gioco che piace anche a me.

    Poi, nella mia esperienza, la cosiddetta “regola zero” è stato un grande male. Ma è la mia esperienza. Se nella tua esperienza la regola zero è proficua, usala! Divertiti! Che ti devo dire? Non voglio convertirti, ma per piacere lasciami stare. Ed è anche vero che vedo un rigetto a prescindere da parte di molti, e gli unici casi in cui mi lascia perplesso è quando ci si continua a lamentare che un certo gioco fa schifo, però non si vuole cambiare il gioco, il gruppo, il GM. Ancora una volta, liberissimi di farlo, ma poi non voglio sentire lamentele.

    Da ultimo, ripeto: se tu ti diverti tanto, buon per te! Nessuno dice che non ti diverti né vuole che tu ti diverta con i giochi che piacciono a me. Voglio che non vieni a farmi la paternale conciliante sul mio blog, quando invece sul tuo scagli veleno indistintamente su tutti. Sono stato chiaro?

  3. Non può essere semplicemente che nuove declinazioni a molti non interessino e basta?

    Non può essere che il vecchio per molti aveva limiti per altri invece sta benissimo così com'è ( e dunque non vedono limiti ma un modo DIVERSO di giocare e diverse meccaniche)?

    Non può essere che uno può benissimo affacciarsi all'indie senza gioco forza considerare obosoleto il resto??

    A me questa cosa del "raccogliamo i cocci degli altri" a mio avviso penalizza solo l'indie stesso.. e a nulla serve da una parte fare i "diversi" ma dall'altra cercare un confronto diretto (cioè ambire a convincere o a propagandare difetti altrui..anche se in campo commerciale potrebbe avere senso)

    Dunque a che prò dire " LA paura dell'ignoto" ? o "c'erano limiti problemi e ne abbiamo preso atto" ma ato di cosa? che la R0 è un male? e chi lo ha stabilito…ci son altrettante persone che vedono quello per esempio come un potente strumento di Editing più che un contentino o una ramazza.. dunque a mio avviso si danno troppe cose per scontato come:

    "c'erano problemi e noi li abbiam risolti riflettendoci" …e io mi domando che problemi?

    Io sono soddisfattissimo di alcuni Indi che gioco e li gioco affiancandoli a campagne di Tradizionali conscio che sono 2 gochi diversi e che dunque è inutile vedere limiti a uno spacciandosi per "risolutore" con l'altro perchè è una bugia potente dire "giocate con noi che noi abbiam risolto i problemi" ,non è vero, l'indie propone altro ed è giusto che proponga altro e non rattoppe inesistenti a non-problemi

    Io generalmente nel mio piccolo presento l'indi come un altro tipo di gioco non come "un GDR riveduto e corretto rispetto al cattivo D&D sistem0R0" e infatti ho avuto più risultati così che invece presentarlo come "aggiusta tutto" cosa che non è ne vuole esserlo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *