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Scion :: Chi siamo

Scion — The Epic of Modern “Argonautica” (it. “Scion — L’Epica di Moderne ‘Argonautiche’”) è un blog ispirato alla serie di libri incentrati sul gioco di ruolo Scion della casa editrice americana White Wolf Publishing Inc. In particolare il blog nasce con la finalità di registrare online la cronaca delle sessioni del ciclo epico moderno a cui il gruppo di giocatori si appresta a dare vita.
Insomma, siamo un gruppo di quattro giocatori che hanno voglia di creare un proprio universo immaginario a tematica Scion e di diffonderlo sul web, mediante i suoi “potenti strumenti”.
Perché la metafora de Le Argonautiche di Apollonio Rodio? Innanzitutto si tratta di un poema epico, ma non solo: un poema epico incentrato su viaggi di eroi in quella che costituisce una remota e misteriosa Europa mitologica. A questo proposito Scion tocca esplicitamente, non solo il tema dell’epica classica (e antica in senso lato, poiché riguarda tutte le principali tradizioni mitologiche mondiali), ma anche quello di un genere letterario tipicamente americano: il diario di viaggio, un viaggio alla ricerca di se stessi e delle proprie radici, un viaggio che assume il significato di metafora della vita, una indagine sulle proprie tradizioni, in un Paese che non può vantare una cultura plurisecolare e del tutto unitaria (ma non è questo che costituisce, in fondo, il grande fascino dell’America?).
Tuttavia, per moderni e mosaicati che siano, gli Stati Uniti d’America costituiscono per l’Europa degli inizi del terzo millennio un esempio autorevole ed inarrivabile. Mi riferisco in particolare al tanto millantato desiderio di unità europea che – ahimè! – tanto fatica a concretizzarsi.
Ma, se è vero che è difficile parlare – anche al giorno d’oggi – di una unità, o anche solo di una omogeneità, politica europea, è innegabile che l’Europa sia arrivata a rappresentare, in qualche modo, un bacino culturale, se non uniforme, almeno parzialmente condiviso. Eppure è un paradosso che proprio questa “vecchia Europa” abbia generato (o perlomeno sviluppato fino allo “stato cristallino”) buona parte dei miti e delle tradizioni che le culture occidentali riconoscono come le proprie radici comuni. Non è dunque in questi retaggi che andrebbe rintracciata la così tanto millantata unità europea?
Personalmente non lo so ma, con un po’ di malizia, dico che, in qualche modo, spero che sia così. Ed è per questo che il nostro diario di viaggio americano si sposta sul vecchio continente per riallacciarsi ad una delle sue più antiche narrazioni epiche (precedente persino a quelle dei poemi omerici): Le Argonautiche appunto.
In questo modo, il viaggio degli eroi, che poi sono anche i protagonisti del nostro ciclo epico, si trasforma anche in un viaggio alla ricerca di se stessi e delle radici dei miti dell’Europa stessa. Non possono che emergerne molte contraddizioni che, come ogni buono scrittore sa, sono un vero e proprio motore di storie.
E proprio sul concetto che the show must go on (it. “lo spettacolo deve continuare”) si basa il concetto di Leggenda, così come viene interpretato in Scion: il bisogno universale dell’uomo di sentirsi raccontare delle storie, e qualora nessuno gliele racconti, di pretendere che esse vengano in essere inventandosele e, in ultima analisi, raccontandole cosicché la storia possa continuare attraverso le generazioni. Quindi il racconto è davvero un bisogno primario dell’uomo (se non biologico perlomeno proto-culturale).
Ci scusi il lettore critico, occasionale (e non intimo dei giochi di ruolo) se le radici storiche e autentiche dell’Europa non ci dovessero bastare; d’altra parte così è l’uomo… e la sua storia.

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