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Capitolo XIII

(15.13.53) Storyteller: "Mi permettete di invitarvi nella mia umile dimora?" dice Elise ai giovani Maghi.
(15.14.16) Storyteller: attende evidentemente un assenso e si vede che è molto sicura di sè
(15.14.30) Ardal O'Riley: Guardo gli altri per aspettare un segno di assenso.
(15.14.59) Ardal O'Riley: "Dove sarebbe questa 'umile dimora'?" dico in tono scettico.
(15.15.44) Storyteller: "La sede del Circolo Ermetico. Non molto distante da qui invero." risponde prontamente Elise
(15.16.51) Ardal O'Riley: "E li quanti ce ne sono come lei?" le chiedo, come per studiare la situazione. La domanda è un po' ingenua, perché non è detto che mi dirà la verità.
(15.16.52) Storyteller: gli altri sembrano decisi a questo punto a vedere dove si andrà a finire. Tranne Connie che è preoccupata e si stringe fra le braccia di KArl
(15.17.20) Karl Steiner: sento Connie stringersi e la cingo con fare protettivo con un braccio mentre non distolgo lo sguardo dalla vampira
(15.17.38) Storyteller: "Nessun altro!" risponde Elise sorridendo divertita.
(15.18.41) Ardal O'Riley: "Va bene", dico, "allora muoviamoci: il tempo passa in fretta".
(15.19.44) Karl Steiner: osservo Ardal e dico sottovoce "Non posso venire con voi... non subito"
(15.20.21) Ardal O'Riley: Mi trattengo con Karl: "Come mai?"
(15.20.52) Storyteller: Corvin osserva Karl e torna alle sue fattezze normali
(15.21.04) Karl Steiner: "Ti sei dimenticato di Connie per caso ?" la voce è bassa gli occhi decisi "Non voglio farla venire in un posto.... con quelle cose"
(15.21.59) Ardal O'Riley: Guardo la ragazza, poi dico a Karl: "Hai ragione, sarà meglio passare da casa e lasciarla lì; eviteremo guai a noi... e a lei".
(15.22.47) Storyteller: Ayame annuisce.
(15.22.50) Ardal O'Riley: Mi rivolgo ad Ayame: "Potresti portarla tu a casa, visto che sei in moto?"
(15.23.30) Storyteller: "Va bene." risponde prontamente annuendo.
(15.23.50) Ardal O'Riley: "Non mi piace che questa sedicente maga sappia dove abita Karl. Posto che non lo sappia già..." dico sconsolato.
(15.23.56) Storyteller: PRende per mano Connie. "Vieni..." e la porta con sè
(15.24.06) Storyteller: sotto lo sguardo di Elise.
(15.24.27) Karl Steiner: mi volgo verso Connie "Connie..." si sente in imbarazzo non sapendo come intavolare il problema, cosa posso dirle senza spaventarla ? "Stai con lei e una volta in casa stai al sicuro d'accordo?" cerco d'avere un tono sicuro per consolarla
(15.25.12) Ardal O'Riley: Mi rivolgo alla vampira: "La mia amica porterà al sicuro la ragazza: lei non c'entra niente, ed è bene per lei e per noi che non c'entri in questa faccenda". Aspetto un attimo: "Gli altri vampiri hanno sterminato la sua famiglia" dico in tono accusatorio.
(15.25.26) Storyteller: "Venite con me, Eccelsi. Prenderemo la mia limousine." invita con tono suadente Elise accompagnando la frase con u ngesto di invito.
(15.25.50) Karl Steiner: osservo Ardal un attimo, non volevo che parlasse di quella cosa in presenza di connie, non così brutalmente... NON COSI!!!
(15.26.11) Ardal O'Riley: [Io facevo conto che Connie fosse già uscita con Ayame.]
(15.26.40) Storyteller: "La pagheranno per quei crimini". entrambe le ragazze erano già uscite
(15.27.05) Karl Steiner: [ops]
(15.27.53) Ardal O'Riley: Seguo Elise, dopo averla scrutata sottecchi per indagare la sincerità delle sue parole. La mia preoccupazione è quella di non buttarci a capofitto in una trappola.
(15.27.53) Karl Steiner: Non mi fido ancora del tutto di questa ragazzina vampira, ma mi tengo al fianco degli altri due. Insieme potremmo affrontare meglio una minaccia rispetto ad esser da soli
(15.28.12) Ardal O'Riley: [Quanti anni mostra di avere Elise?]
(15.29.50) Storyteller: [19, bionda, capelli lunghi ma raccolti in una coda, occhi azzurri quasi blu, ragazza quasi donna.]
(15.30.06) Karl Steiner: [insomma una gran gnocca]
(15.30.27) Ardal O'Riley: [Sarebbe una ragazza considerata molto affascinante, quindi?]
(15.33.01) Storyteller: [il fascino della tipica vamp. Pelle molto chiara quasi bianca con un abito nero eccellentemente cucito per lei e che ne esalta il fisico]
(15.33.11) Karl Steiner: mizzeca
(15.33.14) Karl Steiner: [mizzeca]
(15.33.23) Storyteller: [una movenza e una espressività non certo della sua età]
(15.34.38) Storyteller: [tuttavia ha anche qualcosa di sottilmente predatorio. Sotto sotto l'istinto vi mette in guardia, vi affascina e vi spaventa allo stesso tempo.]
(15.34.53) Karl Steiner: [ok]
(15.35.53) Ardal O'Riley: Sicuramemte Ardal si accorge del fascino di Elise, la trova molto affascinante, tremendamente affascinante. Se fosse una sua compagna di scuola le cose sarebbero molto diverse, ma Elise non è viva: è una cosa tremenda, un mostro! Ardal si accorge della perversione dei suoi pensieri e della loro nefandezza e cerca di non fissare più a quel modo la 'giovane' donna.
(15.36.44) Karl Steiner: Karl sebbene si senta attratto dalle forme, il sapere che quel corpo in realtà è morto ed è affine a quelle stsse bestie che hanno ucciso la famiglia di Connie, gli fa salire un senso di repulsione misto a odio.
(15.39.30) Storyteller: Elise ha davvero una limousine nera a disposizione. I posti a sedere si fronteggiano ed Elise si siede davanti ai presenti. Durante il viaggio versa per i presenti del vino. Usa una gestualità molto naturale e navigata che fa intuire che si tratti di una cosa abituale per lei.
(15.39.59) Storyteller: "So che siete affamati di conoscenza ma sareste presto soddisfatti."
(15.40.23) Karl Steiner: non parlo, mi limito solo ad osservarla mentre cerco di guardare le reazioni dei miei due compagni
(15.40.31) Ardal O'Riley: Accetto cortesemente il vino, anche se so che è un'incoscienza, perché non voglio mostrare di temerla, per una sorta di ottuso ed infantile orgoglio.
(15.40.35) Storyteller: "Un tempo la mia stirpe era mortale e si trattava di praticanti di arti magiche."
(15.41.09) Ardal O'Riley: "A volte la sete di sapere porta ad esplodere di ebbrezza" le rispondo scettico.
(15.42.00) Storyteller: "Non c'è conoscenza che non sia potere." dice Elise sorseggiando ad Ardal
(15.42.39) Karl Steiner: prendo il bicchiere ma lo osservo sospettoso
(15.43.02) Ardal O'Riley: "Già, ma il potere comporta anche delle responsabilità, ed una responsabilità è un peso, come tutti i pesi quando si fanno gravosi cominciano a schiacchiare chi li porta".
(15.43.04) Storyteller: "La magia è cambiata da quei tempi. E' diminuita scomparsa e rimasta nella memoria di pochi. Dovemmo cambiare anche noi."
(15.44.24) Ardal O'Riley: Sono incuriosito da questo discorso sulla storia della magia, il che mi porta a domande che possono essere considerate anche scortesi: " Da quanto tempo lei è... una vampira?"
(15.45.01) Karl Steiner: mi limito ad ascoltare mentre non tocco nemmeno una goccia di quel vino, non mi fido
(15.45.12) Storyteller: "Siamo divenuti vampiri ma per scelta e non maledetti da qualche dio come le altre stirpi che ora assediano anche voi" afferma con risolutezza Elise
(15.45.59) Ardal O'Riley: "Perché maledirsi da soli?"
(15.46.20) Storyteller: "Sono stata iniziata un secolo or sono." afferma con orgoglio.
(15.46.27) Karl Steiner: "Quindi la maledizione è sempre gettata da Dio" mormoro
(15.49.35) Storyteller: La macchina parcheggia e i ragazzi sono fatti scendere e condotti in un salone dal gusto europeo. Convenienze moderne fanno contrasto a cimeli medioevali. Elise prende posto a sedere su una poltrona e i ragazzi trovano un comodo divano e due poltrone.
(15.50.11) Storyteller: un maggiordomo porta del thè caldo
(15.50.14) Karl Steiner: Mi sorprende lo scontro fra le due epoche e i due stili , ma non abbasso mai la guardia
(15.51.13) Ardal O'Riley: Mi siedo comodamente sul divano, ammirando l'arte della casa.
(15.52.26) Ardal O'Riley: "Elise Reinaud", esordisco, "sembra un cognome teutonico, o sbaglio?"
(15.52.53) Karl Steiner: mi siedo insieme ad Ardal e accetto il Thè annusandolo per poi sentire Ardal e scuotere la testa "Sembra più francese che tedesco" mormoro nella mia madre lingua
(15.53.08) Storyteller: Elise sorride. Sembra che l'affermazione la compiaccia.
(15.53.46) Storyteller: "La mia è una famiglia aristocratica e importante nella Stirpe di cui faccio parte."
(15.54.47) Storyteller: "Non siamo qui tuttavia per parlare di questo ma della minaccia che grava su di noi." dice facendosi seria.
(15.55.06) Ardal O'Riley: "Capisco", dico ponendomi prono ad ascoltare le sue parole.
(15.55.13) Storyteller: Ayame vi raggiunge mettendosi a sedere in silenzio.
(15.55.34) Storyteller: prende la mano a Karl e gli dice "Tutto a posto."
(15.56.16) Ardal O'Riley: Faccio un occhilino alla giovane orientale, al suo arrivo.
(15.57.04) Karl Steiner: faccio un cenno d'assenso ad Ayame , so che dovrò spiegarle molte cose ma ora non è il tempo per pensarci. "Può essere più specifica Mrs. Reinaud?" con pesante accento solito
(15.58.35) Storyteller: Fra le sue mani Elise crea una immagine illusoria della città. "L'intera città come molte a insaputa degli ignoranti e attraversata da linee di potere invisibili."
(15.59.03) Storyteller: Alcune strade si illuminano da linee colorate e scoppiettanti
(15.59.17) Storyteller: incrociandosi in tre punti.
(15.59.49) Karl Steiner: osservo la città crearsi nelle sue mani. Mi vengono in mente i proiettori olografici e tante altre nozioni da fantascienza... solo che quella era magia... non finzione
(16.01.07) Ardal O'Riley: 'Le famose leylines', penso tra me e me e resuscito nella mia mente i racconti sugli antichi druidi d'Irlanda che venivano consultati prima di costruire qualunque cosa, per evitare di intersecare una di queste sacre linee. La loro geomanzia era una vera e propria arta, secondo la tradizione.
(16.01.11) Storyteller: uno è la scuola l'altro è il circolo ermetico e poi c'è il palazzo degli affari di Denver.
(16.01.36) Karl Steiner: "il palazzo degli affari... quello di chi è ?"
(16.02.42) Storyteller: "E' l'attuale ritrovo dei nostri nemici." afferma Elise.
(16.03.26) Ardal O'Riley: Ascolto ammirato ed interessato.
(16.03.38) Ardal O'Riley: *ammirante
(16.03.48) Karl Steiner: mi tocco il mento pensante
(16.05.59) Storyteller: "i nostri nemici dimostrano di avere conoscenze arcane elevate. Stanno agendo sulla rete di linee magiche creando un cambiamento nell'ambiente."
(16.06.30) Ardal O'Riley: "Cosa vogliono realizzare?"
(16.06.36) Storyteller: "io credo siano interessati ad aprire la strada per qualcosa. Un rito su scala cittadina."
(16.07.18) Karl Steiner: "Un rito su scala cittadina ? Per quale ragione ? Per quale scopo?"
(16.08.18) Ardal O'Riley: Guardo Karlo, poi Ayame, con una faccia un poco allarmata.
(16.08.23) Ardal O'Riley: *Karl
(16.09.34) Storyteller: "Affrettare la fine? I segni sono evidenti su chi sa guardare. I signori delle fosse infernali vogliono probabilmente iniziare a chiudere la loro stretta sul creato."
(16.10.30) Karl Steiner: sorrido beffardo "l'Apocalisse ?"
(16.10.39) Ardal O'Riley: "Non mi piace per nulla", dico. "Chi sarebbero questi 'signori infernali' "?
(16.12.00) Storyteller: Elise sorride accavallando le gambe e poggiando la sua guancia alla mano. "Non credi al Diavolo?"
(16.12.18) Storyteller: "Lui in te ci crede."
(16.12.50) Karl Steiner: sorrido ancora beffardo "Il Diavolo ? da me se ne sta bene alla larga mi creda"
(16.13.49) Ardal O'Riley: Mi faccio ancora più serio: "Sì che ci credo al Diavolo. Chi sarebbe il pazzo che lo vuole far tornare?"
(16.15.04) Storyteller: "Loro" dice Elise indicando il palazzo degli affari di Denver.
(16.15.39) Ardal O'Riley: "E chi sarebbero 'loro'?"
(16.15.55) Storyteller: "Il diavolo è un concetto superato. Si tratta di creature extradimensionali, tuttavia non cambia la sostanza della minaccia." Afferma corvin.
(16.16.56) Karl Steiner: stringo gli occhi "Mi sta dicendo che quei figli di puttana vogliono scatenare l'ifnerno sulla città richiamando una qualche sorta di mostro ?"
(16.17.04) Storyteller: Elise osserva corvin. Per karl e Ardal non è difficile cogliere il suo disagio di fronte a lui, celato e evidente solo a chi sa guardare bene.
(16.17.48) Ardal O'Riley: "Mi sa che se c'è in ballo il Diavolo non è un semplice problema cittadino..."
(16.21.49) Storyteller: "Già adesso nessuna creatura soprannaturale può lasciare Denver. Siamo intrappolati" dice Elise seria e pensierosa.
(16.22.21) Karl Steiner: "allora" battendo le mani come per mettersi al lavoro "come li fermiamo?"
(16.23.39) Ardal O'Riley: "In che senso? Vuol dire che se io tentassi di lasciare Denver non potrei?"
(16.23.52) Storyteller: "Dobbiamo colpirli prima che portino a termine i loro piani. Dobbiamo capire anche quali siano con precisione."
(16.24.11) Storyteller: "No non potresti" risponde Elise.
(16.27.37) Karl Steiner: "Ma soprattutto.... a chi andrà il controllo di quella linea di potere uan volta sconfitti quei bastardi?" appoggio il thè che non ho ancora assoggiato sul tavolino [se c'è]
(16.28.02) Storyteller: [ il tavolino c'è ^^]
(16.28.37) Ardal O'Riley: La risposta alla mia domanda mi ha incuriosito: non si può fuggire, non che avessi voluto. Poi attendo la risposta alla domanda di Karl.
(16.29.34) Storyteller: Elise sorride. "torneranno a me come era anche prima."
(16.29.48) Karl Steiner: "E cos'ha intenzione di farci se posso saperlo"
(16.30.23) Ardal O'Riley: "E come mai ne ha perso il controllo?"
(16.32.56) Storyteller: "qualcunaltro possiede conoscenze arcane maggiori delle mie e me le ha tolte dal controllo. Il loro uso è solo mio da sapere e non avrà conseguenze sulla vostra vita."
(16.33.47) Ardal O'Riley: "Invero i nostri nemici devono essere molto potenti, allora".
(16.34.18) Karl Steiner: non mi piacciono questi discorsi e osservo Ardal e Corvin
(16.35.02) Storyteller: Corvin non si muove. Sembra stia assorbendo tutte le informazioni fornite
(16.35.13) Storyteller: Ayame riflette.
(16.36.34) Ardal O'Riley: Io ascolto interessato le parole di Elise. Neanche a me piace troppo il dargli in mano la guida di queste linee di potere, ma alla fin fine era presagibile che avrebbe avuto un qualche guadagno da ciò.
(16.36.44) Ardal O'Riley: Non noto le attenzioni di Karl.
(16.38.02) Storyteller: mentre Ardal e KArl riflettono entrambi sono assordati e si ritrovano sbalzati per terra doloranti mentre la stanza si riempie di polvere e intonaco distrutto. Un esplosione li ha investiti di striscio.
(16.38.34) Karl Steiner: tossisco mentre tento di riprendere fiato e di riprendermi dallo stordimento
(16.39.40) Storyteller: Corvin si rialza e solleva Karl e Ardal da terra
(16.40.14) Storyteller: Le orecchie di entrambi fanno male e ronzano.
(16.40.26) Ardal O'Riley: Tossisco anch'io e m'interrogo su cosa mai stia accadendo.
(16.40.39) Karl Steiner: anche quando mi sento alzare da terra non ci facico caso, non capisco cosa mi stia succedendo, sono rimbambito dall'improvvisa esplosione
(16.40.47) Ardal O'Riley: Ringrazio Corvin per il suo aiuto e mi guardo attorno per vedere come sta Ayame.
(16.40.59) Ardal O'Riley: Mi copro le orecchie con le mani.
(16.41.51) Storyteller: Dalla breccia nella parete arriva Jodie accompagnata da altri uomini armati di fucili shotgun e coltelli lunghi. Jodie imbraccia un lancia razzi anticarro.
(16.42.14) Karl Steiner: [oh my God]
(16.42.29) Storyteller: "Vi mancavo?" dice sogghignando Jodie. intorno si sentono le sirene degli allarmi delle macchine circostanti
(16.43.33) Karl Steiner: "Cosa... diamine è successo" dico mentre sento i suoni ovattati mentre tento di rimettermi in piedi e capire cosa stia succedendo attorno a me
(16.43.35) Ardal O'Riley: "Jodie?!" esclamo. "Cosa stai facendo?"
(16.43.40) Storyteller: Elise si alza dalle macerie con le zanne esposte e furente.
(16.43.58) Ardal O'Riley: [Dov'è Ayame?]
(16.44.18) Storyteller: Ayame è stesa a terra. respira.
(16.44.57) Ardal O'Riley: Mi stacco dalla presa di Corvin e mi avvicino ad Ayame, sentendo come sta. Intanto guardo Jodie ed i suoi 'amici'.
(16.45.03) Karl Steiner: vedo una ragazza con un lanciarazzi in mano e altra gente armata di fucili a pompa "Cosa... chi... chi sono" faccio a stento a tenermi in piedi
(16.45.35) Ardal O'Riley: "Vecchie conoscenze" dico a Karl. "Almeno, una di loro".
(16.45.43) Storyteller: "Non è evidente? mi assicuro che non siate un problema. Karl amore lo sto facendo per te! ah ma è vero ce lo siamo già detti!" dice ancora sogghignando.
(16.46.17) Ardal O'Riley: Guardo imbarazzato Karl: "Devi dirmi qualcosa?"
(16.46.49) Karl Steiner: cerco di prendere le forze per non lasciarmi sopraffare dallo stordimento "Chi... chi cazzo sei tu" dico stringendo i denti mentre cerco di focalizzare la vista su di lei
(16.47.46) Ardal O'Riley: Cerco di far rinvenire Ayame scrollandola un poco, nel frattempo.
(16.48.23) Storyteller: Elise viene crivellata da una quantità enorme di proiettili al cenno di Jodie.
(16.49.28) Ardal O'Riley: Mi rivolgo a Jodie: "Jodie, non puoi fare questo. Noi ti abbiamo aiutato, ti siamo stati vicini".
(16.51.37) Karl Steiner: "Jodie?" nel guardarla meglio il cuore si riempie di dubbi per poi guardare Ardal "Ardal è inutile parlare oltre... ecco la risposta a tutti gli enigmi" osservo poi con terrore il corpo di Elise essere crivellato di colpi "O rimaniamo .... o combattiamo contro di loro"
(16.51.56) Storyteller: Jodie sorride triste: "sei stato carino in effetti... prometto di ucciderti per ultimo. Prendeteli!" risponde rivolgendosi ai suoi sgherri.
(16.52.40) Ardal O'Riley: "Che gentile..." mi scappa di dire, con un tocco di umorismo nero. Evidentemente non perdo la mia indole nemmeno nei momenti più difficili,
(16.52.42) Ardal O'Riley: .
(16.53.10) Storyteller: Gli altri vampiri si scagliano verso di loro. Crovin ne brucia uno con una mano trasformata in lancia fiamme (effetto di forces).
(16.53.52) Storyteller: restano cmq un numero elevato più di dieci.
(16.53.59) Ardal O'Riley: [Ah, ma sono vampiri? Non l'avevo capito.]
(16.54.39) Karl Steiner: "Non penso proprio che toccherai nessuno!" dico in tedesco velocemente con tono incazzato mentre estendo la mano cercando di ricreare il sole che aveva fatto sfuggire la vampira dell'altra volta, mentre mormoro sempre a voce più alta le parole che mi erano passate nella mente la volta scorsa "Dio ci illumina il cammino e cancella le tenebre con la sua luce"
(16.56.53) Ardal O'Riley: [Con un effetto di coincidentale di Life posso ottenere di stordire Jodie, facendo sì che delle macerie cadano dal muro danneggiato?]
(16.58.55) Storyteller: [sì, coincidenza appropriata]
(17.00.00) Karl Steiner: [io riesco invece a ricreare la palla di luce magari cercando di tenerla attiva in un punto senza doverla tenere in mano?]
(17.04.32) Karl Steiner: [aspè... se attivo quella cosa brucio pure Elise]
(17.04.34) Storyteller: La luce investe la zona facendo fermare tutti i vampiri che arretrano soffrendo e infine scappano oltre i suoi confini. Elise si rialza lanciando un urlo molto poco umano e si lancia contro una finestra rompendola. Corvin prende la mira e perfora con un raggio un altro vampiro. l'arma lancia fumo e si inginocchia tenedosi il braccio con l'arma come se gli facesse male.
(17.04.46) Storyteller: [too late :)]
(17.04.53) Karl Steiner: [ahahahahah ottimo :D]
(17.05.56) Ardal O'Riley: Corro a controllare come sta Jodie.
(17.05.57) Karl Steiner: "Andiamocene finchè abbiamo la possibilità!" urlò in tedesco dirigendomi verso Corvin e prendendolo per un braccio "SCHNELL!!" cerco di dirigermi verso la prima uscita libera da nemici o dalla loro fuga
(17.06.04) Ardal O'Riley: Eventualmente la disarmo.
(17.06.55) Ardal O'Riley: "Aiutatemi a prendere questa dannata!", grido ai miei compagni, "prima che faccia altri guai".
(17.08.39) Karl Steiner: cerco con lo sguardo Jodie mentre trasporto via Corvin sorreggendolo
(17.09.05) Ardal O'Riley: [Ma Ayame sta bene?]
(17.11.14) Storyteller: [Ayame è svenuta per una botta in testa di qualche scheggia ma sta bene. sanguina un poco dalla fronte]
(17.12.14) Ardal O'Riley: "Aiutatemi a portarla via, intanto che i suoi scagnozzi non ci sono", dico rivolto a Jodie. "Poi potremo parlarle a tu per tu, finalmente".
(17.14.00) Karl Steiner: impreco in tedesco per poi guardare Corvin "Ce la fai da solo ?"
(17.14.00) Storyteller: [rivolto a jodie?]
(17.14.41) Ardal O'Riley: [Nel senso, rivolto al corpo di Jodie, cioè sto parlando di Jodie.]
(17.14.50) Storyteller: "Sì... andate! Vi copro!" dice rialzandosi. La mano sembra fuori uso.
(17.15.13) Storyteller: [ok chiaro]
(17.15.27) Karl Steiner: osservo la mano di Corvin , poi incrocio il suo sguardo e mi volgo cercando di dirigermi verso Jodie dal lato contrario di quello di Ardal per non offrire due appetitosi bersagli e la osservo
(17.15.56) Ardal O'Riley: "Dai muoviamoci" dico a Karl, dopo potrai guardarla quanto vorrai.
(17.16.20) Ardal O'Riley: "Ayame, corri anche tu e sta' attenta; dopo vedremo di medicarti quella ferita".
(17.16.40) Storyteller: Jodie non sembra impressionata disegna un simbolo fiammeggiante in aria col dito e Corvin vomita liquame dalla bocca cadendo di nuovo in ginocchio.
(17.17.15) Storyteller: "Tecnocrati...li odio, sono così ottusi." afferma con sufficienza e guarda con disinteresse verso Ardal e Karl.
(17.17.33) Ardal O'Riley: "Ayame ce la fai a stordire questa squinzia?"
(17.17.53) Karl Steiner: "SMETTILA!!! LASCIA STARE CORVIN!" urlo mentre la guardo minaccioso "Perchè ti sei schierta con quelli ? Perchè vuoi distruggere la città!?"
(17.17.53) Karl Steiner: gli occhi sono duri
(17.18.40) Storyteller: Ayame si sta riprendendo solo ora e sembra non riuscire davvero a capire cosa succede: è in balia degli eventi mentre si porta la mano sulla fronte.
(17.19.37) Ardal O'Riley: Guardo Ayame e capisco che mi devo arrangiare di per me. Prendo un oggetto contundente da terra e cerco di colpire Jodie in testa non con forza eccessiva: voglio solo stordirla.
(17.19.44) Storyteller: "Perché sarà un sollievo per tutti. Facciamola finita in questo mondo di merda. Torneremo al silenzio."
(17.19.52) Ardal O'Riley: [Mi assento un minuto, suonano.]
(17.20.22) Storyteller: "Nahh scherzavo!" dice divertita Jodie.
(17.20.51) Karl Steiner: stavo per risponderle quando mi fermo e la osservo sempre con attenzione "Cos'è, ti diverti a prendermi per il culo per caso?"
(17.22.09) Storyteller: "Karl, amore di una vita fa... vieni con me. Perdonami e io perdonerò te. I miei padroni ti tratteranno bene. Sarà un mondo meraviglioso quello che verrà!". dice ora seria Jodie.
(17.23.18) Ardal O'Riley: [Eccomi.]
(17.23.41) Karl Steiner: la osservo mentre rammento alle visioni , mentre sento il legame che mi stringe a lei persentarsi nell'inconscio della mente e le tendo la mano stando a distanza "sei ancora in tempo per redimerti Jodie, stai con noi, rifiuta chi ti comanda. Nessuno di noi ha padroni, nessuno può avere diritti su come comandare una persona libera. NESSUNO si deve permettere di farlo. Tu non hai padroni, sei nata
(17.23.57) Karl Steiner: libera, non piegarti al loro giogo, combattili!"
(17.24.51) Ardal O'Riley: Fermo la mia mano, alle parole tra i due, pronto ad intervenire in caso vada male.
(17.26.32) Storyteller: "NOOOO basta. Sei sempre stato tu a decidere. Perché!!? E chi ti credi di essere? E cosa credi? Io sono lo strumento della fine, sono nata per esserlo e lo sarò! Mi ucciderai di nuovo?" urla Jodie in modo isterico.
(17.27.30) Ardal O'Riley: "Jodie, non ti uccideremo. Io ti ho già aiutata quando qualcuno stava per ucciderti. Non sei lo strumento della fine. Vivi per la vita, non per la morte".
(17.28.49) Karl Steiner: "Il destino può essere cambiato, il destino non è mai stato pavimentato non ha una linea unica da seguire! JODIE!!" muovo la mano con un gesto quasi teatrale da film mentre la tendo ancora "Stai agendo come vogliono loro, ti stanno usando per i loro scopi. Se continuerai per questa strada dovrò combatterti e in quel caso si potrebbe risolvere come ciò che è accaduto in passato! Ti prego non farlo!
(17.29.46) Karl Steiner ha abbandonato la stanza.
(17.29.58) Storyteller: [ora lo riacchiappo]
(17.30.03) Karl Steiner è entrato nella stanza.
(17.30.10) Storyteller: [ook]
(17.30.53) Ardal O'Riley: Getto via l'oggetto contundente: non voglio farle del male. Al diavolo!
(17.31.07) Storyteller: Jodie osserva arrabbiata e frustrata i ragazzi.
(17.31.18) Storyteller: La luce si va attenuando
(17.31.49) Storyteller: e le creature si fanno vicine mentre si ritrae il confine di luce
(17.32.25) Karl Steiner: osservo Jodie mentre sento e intravedo le creature riavvicinarsi
(17.32.45) Ardal O'Riley: Mi guardo attorno: "Dannazione, Karl, dobbiamo andare".
(17.33.57) Karl Steiner: rimango fermo dove sono la mano tesa nella stessa posizione
(17.34.26) Ardal O'Riley: Guardo anche Ayame e Corvin. Cosa fanno?
(17.35.26) Storyteller: Jodie distoglie lo sguardo "NOO, faremo come voglio io per una volta. E tu non potrai fare nulla...perché dobbiamo trovarci sempre così?"
(17.35.59) Storyteller: Corvin giace a terra privo di sensi.
(17.36.09) Storyteller: Ayame è ancora barcollante
(17.37.35) Karl Steiner: "Perchè evidentemente non l'ho mai voluto io Jodie.... forse sei sempre stata così e ti illudi di poter fare ciò che vuoi quando invece ricadi nello stesso errore. Tu hai del buono in te, tiralo fuori non cedere al male che cerca di corroderti" faccio dei passi in avanti "Puoi ancora salvarti, TI PREGO!"
(17.40.21) Storyteller: La luce sta ormai scomparendo e manca poco prima che i vampiri siano di nuovo liberi di aggredirli di nuovo. Una lacrima scende sul volto di Jodie. Una mano le si posa alla spalla e compare Marlene.
(17.41.21) Karl Steiner: osservo la vampira ripresentarti "Ancora tu" mormoro in tedesco mentre la guardo
(17.43.02) Ardal O'Riley: Faccio segno di no con la testa alla comparsa di Marlene.
(17.43.49) Storyteller: [avete poco per fare qualcosa prima che vi siano addosso]
(17.44.30) Ardal O'Riley: "Karl dannazioe, andiamocene!" dico, senza premurarmi di come stiano Ayame e Corvin. Poi mi giro e ci butto un'occhiata.
(17.45.24) Ardal O'Riley: L'idea è quella di fuggire con i nostri amici, finché siamo in tempo.
(17.45.58) Karl Steiner: [posso rigenerare una palla di luce come quella di prima usando qualcosa di coincidentale?]
(17.46.40) Ardal O'Riley: [Temo di no.]
(17.46.57) Storyteller: [non possibile coincidentalmente, ma rifarlo volgarmente potrebbe scatenare un effetto paradosso a catena.]
(17.47.52) Karl Steiner: [con forces posso cercare di far sbalzare via i vampiri bloccandoli contro i muri ?]
(17.48.33) Storyteller: [sì ma volgare e difficilissimo da attuare
(17.48.36) Ardal O'Riley: [Mi sa che è volgare lo stesso.]
(17.48.55) Karl Steiner: [far crollare con forces un pezzo del muro o soffitto per farceli rimaner sotto?]
(17.49.30) Ardal O'Riley: [Hai anche Matter, ricorda...]
(17.49.31) Storyteller: [questo sì, più facile, coincidentale ma impegnativo]
(17.50.58) Karl Steiner: [con prime invece cosa potrei fare ?]
(17.52.32) Storyteller: [prime diffcilmente è coincidentale: puoi percepire forze magiche e far oscillare la consistenza di entità materiali facendola comparire e scomparire a momenti alterni per un po']
(17.53.03) Karl Steiner: [facendo crollare il muro addosso ai vampiri , verosimilmente quanti potrei bloccarne ?]
(17.54.51) Storyteller: [la maggior parte, tutti quelli dentro, restano marlene e jodie e quelli fuori.]
(17.56.49) Karl Steiner: "Ardal... prendi Ayame e Corvin e andatevene" continuo a osservare Jodie e Marlene mentre cerco di richiamare le forze per un ultimo disperato tentativo di salvare la vita dei miei amici e di Jodie. "Se non dovessi farcela prenditi cura di Connie" dopodichè cerco di attivare nuovamente la palla di luce concentrandomi , incanalando la mia disperazione e la voglia di vivere, non sapendo a cosa sto
(17.56.53) Karl Steiner: andando incontro
(17.57.18) Karl Steiner: [avanti Karl fai una volta ogni tanto ciò che la gente s'aspetta da te]
(17.58.04) Ardal O'Riley: "Va bene" gli dico, non troppo convinto. Mi dirigo verso Ayame e la prendo per mano, spingendola a seguirmi; poi vado verso Corvin e tento di risvegliarlo.
(17.58.52) Storyteller: Corvin non si riprende e sembra una bambola rotta
(17.59.13) Ardal O'Riley: Se provo a sentirgli il respiro ed il battito?
(18.00.50) Storyteller: Marlene osserva a occhi sgranati. Jodie alza la sua mano e le due magie infrangono fragorosamente fra loro. KArl si sente oppresso da una sensazione di disperazione e inevitabilità che trasuda dalla magia di Jodie.
(18.02.14) Karl Steiner: "Jodie..... non farti usare da loro come una mera bambola senza volontà!" rimango dove sono
(18.03.19) Karl Steiner: la osservo mentre spero che Ardal e Ayame riescano a fuggire
(18.04.04) Storyteller: [cosa fa Ardal?]
(18.04.30) Ardal O'Riley: Cerco di vedere come sta Corvin, se si può riprendere, se è ancora vivo.
(18.05.24) Storyteller: Corvin non respira e non si muove.
(18.06.10) Ardal O'Riley: "Corvin è morto!" dico con parole dure, tenendo a forza le lacrime, solo perché non si confà ad un eroe.
(18.06.45) Ardal O'Riley: Poi mi rivolgo ad Ayame: "Io non me la sento di lasciare qua il tedesco, cascasse il mondo".
(18.07.02) Ardal O'Riley: Aspetto di vedere se ha capito le mie parole.
(18.07.21) Storyteller: "Che brava..." dice Marlene accarezzando la testa a Jodie. "non ucciderlo..." chiede lei a Marlene. MArlene annuisce e come un fulmine da un cazzotto così forte a KArl da stenderlo.
(18.08.09) Karl Steiner: nel sentire le parole di Ardal su Corvin, stringo i denti. Nel vedermi Marlene scattare in avanti non la vedo nemmeno, solo il dolore mi inonda poi il nero dell'oblio
(18.08.11) Storyteller: "Non è morto. Non ha mai respirato..." dice Ayame più lucida.
(18.08.39) Ardal O'Riley: "Porca paletta!" urlo: non ci avevo mai pensato.
(18.09.22) Storyteller: Ayame tira Ardal e cerca di correre via
(18.09.26) Ardal O'Riley: Penso tra me e me in attimi rapidissimi. Jodie non permetterà, credo, che lo uccidano. Se noi cadiamo non c'è speranza per la città, forse per il mondo.
(18.09.43) Ardal O'Riley: Mi lascio trascinare a malincuore da Ayame.
(18.10.20) Ardal O'Riley: "Lo lasciamo qua?!" dico straziato nel cuore, non lasciando bene intendere se mi riferisco a Corvin o a Karl. Forse ad entrambi.
(18.10.48) Storyteller: "Vuoi forse morire qui?!!"
(18.11.09) Storyteller: grida lei terrorizzata e deteminata allo stasso tempo.
(18.11.14) Ardal O'Riley: "Andiamo Ayame", dico, "Karl mi ha lasciato un compito".
(18.11.32) Ardal O'Riley: E la seguo cominciando a correre anche io, determinato.
(18.14.06) Storyteller: Entrambi raggiungono la moto inseguiti dai vampiri. Ayame mette in moto e Ardal sente i proiettili fischiare intorno a loro
(18.14.42) Storyteller: In pochi secondi tutto torna tranquillo.
(18.14.53) Storyteller: Ayame non dice nulla.
(18.15.13) Ardal O'Riley: Spero vivamente che non ci colpiscano. Intato mi stringo forte ad Ayame; forse che abbia smarrito anch'io la mia sicurezza.
(18.15.34) Ardal O'Riley: Dopo qualche minuto di strada, quando tutto sembra ormai calmo, le dico: "E adesso?"
(18.17.59) Storyteller: "curiamo le ferite e salviamo gli altri" dice senza esitazione e con decisione.
(18.18.24) Ardal O'Riley: "Mi piacerebbe che fosse così facile", le dico quasi rassegnato.
(18.18.28) Ardal O'Riley: [Che ore sono?]
(18.18.31) Storyteller: "hai paura?" chiede dopo poco ad Ardal
(18.19.11) Ardal O'Riley: "Giammai, è che penso che non abbiamo la forza di farlo, a meno di non ricevere un'infusione divina".
(18.19.19) Storyteller: [18-24]
(18.20.03) Ardal O'Riley: "Senza contare che" - guardo l'orologio - "i nostri genitori tra un po' cominceranno a cercarci".
(18.20.35) Storyteller: "male! la paura ti servirà a rimanere vivo...ricorda che noi abbiamo un vantaggio: siamo vivi." dice lei.
(18.20.54) Ardal O'Riley: "Ieri sera ho ricevuto un'ennesima scenata; qualcosa mi dice che dopo tutti i drammi di oggi pomeriggio stasera ne riceverò un'altra".
(18.21.29) Ardal O'Riley: "Già, siamo vivi; anche se sinceramente non capisco come questo possa tornarci utile ora".
(18.21.34) Storyteller: [direi che possiamo chiudere qui questo episodio]
(18.21.44) Ardal O'Riley: per me va bene
(18.22.34) Storyteller: "Non torniamo a casa. Sarà il primo posto dove verranno. passeremo la notte fuori" dice con decisione Ayame mentre rallenta.
(18.23.22) Ardal O'Riley: "Perfetto: così i miei mi ammazzano" dico senza mezzi termini. "Se loro venissero a cercarci nelle nostre case farebbero del male ai nostri cari".

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