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Tragor, figlio di Dragor

Background
Tragor nacque nel 409 AC presso Throtl, il regno dei goblinoidi, nei ranghi della tribú delle Zanne Rosse. Il padre, Dragor, fu addestrato alla guerra dagli Hobgoblin e fu chierico di Sargonnas. Nei suoi numerosi viaggi fu ospite anche dei Cavalieri di Neraka, dai quali imparò la disciplina e l'onore che poi impartí al figlio prediletto, Tragor. Raggiunta la maggiore età (i 13 anni, tra i goblin), dopo un addestramento durato una vita, durante i viaggi del padre, il genitore lo prese con sé nell'esercito mercenario della sua tribú. Pochi mesi dopo, Tragor, il padre ed il fratello partirono alla volta di Solamnia e poi del nanico regno di Kayolin, assoldati dai generali dell'esercito di Sargonnas. Giunti là la vittoria fu presta, ma il guadagno poco, senza contare che i generali si rifiutavano di pagare la compagnia mercenaria. Allora Dragor, il padre di Tragor, tentò di affrontare il chuul che gli era stato messo di guardia per evitare che se ne andassero, con risultati sfortunati. Tragor prese il controllo della compagnia dalla morte del padre, affrontata con dignità e compostezza, anche se con soffocato dispiacere, fino all’incontro col gruppo di Silverwolf, Cassandra, Iori, Arlens ed Ulfgar coi quali dovette combattere a malincuore (egli infatti non voleva lo scontro, ma fu attaccato per primo) ed, alla fine, arrendersi col fratello, venendo da loro assoldati. Tragor aveva un fratello, Skrogit, che è stato ucciso dallo gnomo Ironclasher, mentre tentava di derubarlo. Skrogit era un malvagio ladro vigliacco, stupido e pronto ad ogni espediente, tranne forse che tradire il fratello. Successivamente, Tragor ha recuperato l’armatura e l’ascia bipenne del padre dalla tana del chuul, dando al genitore degna sepoltura e si è unito devotamente al gruppo che oramai gli è amico. Sta nutrendo un qualche interesse irrazionale (e lui lo sa bene) per la druida elfa Cassandra.

Descrizione fisica
Tragor è alto 1,05 metri ed è muscoloso e di corporatura robusta, il che gli concede una forza ed un vigore notevole, specie per un goblin. La sua pelle è spessa e liscia (tanto da sembrare unta), di un colore rosso acceso, come la buccia di un caco rosso. I suoi occhi sono gialli e di notte riflettono la luce, come quelli dei gatti. Il suo portamento è piuttosto rozzo e pesante, anche se ne traspare una certa nobiltà d’animo del tutto insolita per un goblin. Tragor porta un’armatura completa ed una gigantesca ascia bipenne, che usa a due mani, in acciaio tinto di nero con una mistura chimica. Entrambe appartenevano al padre ed hanno i bordi ed i margini tinti di rosso acceso come il sangue. Sia l’armatura che l’ascia recano i glifi di Sargonnas: il condor di fuoco.

Personalità
La frase “Il mio onore è la mia vita” potrebbe stare tanto bene in bocca ad un cavaliere di Solamnia quanto in bocca a Tragor: costui non ha ricevuto altro insegnamento dal padre se non che il potere si conquista con la forza e si mantiene con l’onore. È molto astuto per essere un goblin, e perfino nei canoni del guerriero umano. In combattimento non sfrutta tanto la forza bruta quanto la maestria nell’arma e la velocità nello sferrare i colpi nei posti giusti. Si fida di chi lo tratta come una persona e non come una bestia, per questo si fida di poche persone.

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